Le Fate d'Oro
: - Bernardo! - Quella voce fioca bastò a destarlo; si stropicciò gli occhi, si alzò, e, vergognandosi di essersi indugiato per la strada mentre sua madre
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stella cadente, e col suo splendore abbagliò talmente le api, che dovettero chiudere gli occhi. La morente Regina in quello stesso istante si alzò, aprì le
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; quando ella lo vedeva, abbassava gli occhi, tremava, e taceva: neppure il bambino che gli era nato gli voleva bene; quando lo sentiva accostare alla culla
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dal collare fiorito, la passò tre volte sul collare di san- gue del figliuolo del Re, e il segno san- guigno sparì. Poi gli toccò gli occhi, e le
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rena e aprì gli occhi. Si trovò in una caverna sottomarina, e quella caverna era popolata di me- duse. Sopra un trono di rami di corallo era seduto
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, ma vedendo il cane cogli occhi smorti, che an- sava e non aveva più forza di muoversi, inzuppò il pane nell’acqua e lo dette a man- giare alla
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leccava la faccia e le mani. Nel- l'aprir gli occhi vide un giovane curvo su di lui e un canone del San Bernardo, che continuava a leccarlo e a latrare
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que- sti sassi? - Il moscone dalle ali d'oro, che me lo ha dato il pavone con gli occhi di rubini, che sta a guardia della valle degli Incan- tesimi
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di lui, guardandolo con certi occhi supplichevoli che intenerirono il Conte. Pareva che quegli occhi parlassero e dicessero: « Povero si- gnore, fatti
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giù in cantina a guar- dare i suoi tesori. Questi almeno non morivano, e l'oro e l'argento gli avrebbero luccicato sempre davanti agli occhi. Ma quella
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difficile di farle sgorgare dagli occhi abbondanti lacrime, che egli raccolse in una coppa di onice, riccamente tempestata delle pietre più preziose che c
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che il Conte era povero; ma vorrei che tu vedessi coi tuoi occhi quanto è mai povero. Quando sono arrivata, lui e la moglie avevano appunto terminato
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dei sacchi. Il messag- giero aveva cesoie, carta e spilli, e i ra- dazzi tagliarono un sacco coi fori per gli occhi, il naso, la bocca e gli orecchi, e
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dicendo: - Sorellina, da quando tu sei scom- parsa nel bosco, io non ho avuto più pace. Il sole s'è fatto scuro agli occhi miei, i fiori hanno perduto
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, biondo e sorridente, che fu chia- mato il principe Sole. Il Re non vedeva lume che per gli occhi di questo bambino, e disse alla Regina che gli
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spiegata davanti agli occhi del sovrano la sua ma- gnifica stoffa, il Re ne rimase incantato: or- dinò che la Principessa non dovesse vestire altro abito
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Accademia della crusca
